Non importa quanto illuminata tu sia, cosa tu abbia studiato nella vita, quante informazioni più o meno accademiche tu abbia sul corretto rapporto che dovrebbe instaurarsi fra figli e genitori. Non importa quanto tu ti senta vicina o lontana da tua mamma o tuo papà, se ci parli oppure no. Se sono vivi oppure no. Tu, come me, come chiunque figlia sulla faccia della terra ha passato almeno un momento nella vita in cui avrebbe voluto sentirsi più capita dai propri genitori. Conosco persone che passano la vita a incolpare i genitori dei loro problemi, è si rendono la vita miserabile, credendo che solo quando finalmente avranno fatto pace con mamma e papà allora potranno finalmente essere felici. Non sono mai rientrata in questo tipo di pensiero, anche se non nego di aver avuto anni di ribellione credendo per l’appunto all’idea che i miei genitori avrebbero dovuto capirmi di più. Credendo all’idea che avrebbero dovuto approvare il mio stile di vita. Credevo che la mia rabbia fosse sacrosanta, ogni volta che mi chiudevo sbattendo la porta della camera a 17 anni, con le lacrime in viso e dicendo a mia madre che non capiva un accidente. Credevo all’idea che era normale rimanerci male se mio papà non era interessato a quello che per me contava. Credevo che a causa di tutto questo fosse naturale che mi sentissi distante da loro.
Mi sono sbagliata per anni. In tutti quegli anni, non mi ero mai fermata a pensare a una semplice quanto stravolgente verità: i miei genitori non avrebbero dovuto essere come io li volevo, ma come erano. E in effetti sono stati sé stessi. Hai mai pensato che l’unica cosa che ti serve davvero per sentire ora più vicini i tuoi genitori, è solo una sensazione di intimità? Hai mai pensato che se è vero che tu non ti sei sentita capita da loro per anni, la realtà è che forse neppure loro si sono sentiti compresi da te? Tutti gli esseri umani vogliono sentirsi compresi, ma la mia domanda è: chi va per primo? Forse non ha così importanza chi fa il primo passo verso una comprensione… forse è solo importante che qualcuno lo faccia. Fu mia zia Daniela che per prima mi aprì gli occhi dicendomi “I tuoi Chiara, non dovrebbero essere diversi da quello che sono. Tu non dovresti essere diversa da quello che sei. Loro sono loro e vivranno la loro vita nel modo che sentiranno giusto. Tu sei tu, vivi la tua nel modo che senti giusto per te, senza pensare di doverli evangelizzare o dovergli insegnare come fare i genitori.” E fu lei che mi diede in eredità alcune semplici parole, che cambiarono per sempre il mio modo di vivere i miei genitori. E questa sera cara ragazza di ogni età io le regalo a te, sperando che ti siano di supporto e aiuto ogni volta che con i tuoi non va come vorresti e lasciando che come un balsamo ammorbidiscano il tuo animo… magari per sempre…
“Prendo tutto quello che mi avete dato. E’ molto e mi basta. Se avrò bisogno di qualcosa d’altro ci penserò da me, o andrò nel mondo a prenderlo e trovarlo negli altri”.
Buona domenica e buon inizio settimana… con affetto, la vostra coach…
Chiara
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